Mutt 250
Questa moto è assolutamente stupenda!
Finiture, colori e montaggi sono sbalorditivi. Sicuri che è solo un 250 cc? Costruita a Birmigham, è così british che vi farà venire voglia del tè delle 5 del pomeriggio solo standogli vicino!
Il motore invece è giappo.
Un osservatore casuale potrebbe far notare: “ha pochi cavalli” A questo sapientone, noi rispondiamo “L’attrezzo giusto per il lavoro giusto”!
Per caso voi mangiate gli spaghetti usando cacciavite e martello?
È infatti evidente che il trabiccolo in questione è concepito per imperversare impunemente in città, non per macinare autostrada in souplesse ; si muove nel traffico agile come una zanzara, tirando fuori il teppista sedicenne che c’è in voi e, inevitabilmente, vi lascerete dietro una scia di imprecazioni da record provenienti dalla fauna urbana, se ci prendete gusto.
Prestazioni contenute?
Si, in assoluto, ma di contro richiede poca benzina, manutenzione e accortezze nella guida regalando ugualmente tanto divertimento senza patemi d’animo. “Smiles per gallon” direbbero gli inglesi.
Il monocilindrico borbotta poi con una tonalità piena che è una vera goduria per le orecchie (le vostre, per quelle dei vicini sarà una autentica piaga).
Unico neo, le gomme.
I tasselli troppo marcati per uso stradale trasmettono tante vibrazioni da farvi chiedere come ci siate finiti in una lavatrice durante la centrifuga!
Il solito sapientone penserà che con una moto cosi piccola di cilindrata non si possano osare giri fuori porta degni di questo nome.
Smentito senza appello da un appassionato che, partendo dalla fabbrica della Mutt ha percorso in 4 giorni circa 3000 km fino a Marrakesh; una volta arrivato ha partecipato immediatamente a un raid nel deserto del Sahara senza riportare danni di alcun genere. Storia vera e documentata.
Niente male, per una piccola motina per la città, vero sapientone?